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Volete scoprire se siete intolleranti e quale alimento provoca i vostri disturbi? Basta poco: con un solo esame noi ne testiamo fino a 270!
I nostri test per le intolleranze alimentari sono in promozione con uno sconto del 10% fino al 31 dicembre. 
Sono test affidabili e riconosciuti scientificamente, eseguiti in ambiente sanitario da personale competente. Presso CRONOmed potete inoltre rivolgervi a un’équipe di medici specialisti (allergologo, gastroenterologo, dietologo, pediatra, medico internista) per la valutazione della diagnosi e l’impostazione della dieta più idonea.

 

Cerchiamo di fare chiarezza per capire meglio cosa sono le allergie e le intolleranze alimentari, che disturbi provocano e a chi è consigliato il test.

 

Conoscete la differenza tra allergia e intolleranza alimentare?

Allergie e intolleranze alimentari: oggi se ne parla spesso, talvolta in modo inappropriato, confondendo in realtà due patologie distinte che indicano due modalità diverse con cui il sistema immunitario di ciascun organismo reagisce a sostanze estranee.

Entrambe sono reazioni avverse al cibo, che dipendono dalla suscettibilità dell’individuo, hanno una sintomatologia spesso comune, ma si differenziano per le modalità di reazione dell’organismo e le complicanze.

 

L’allergia alimentare: rapida, violenta e pericolosa

L’allergia alimentare è una reazione anomala, rapida e violenta del sistema immunitario che reagisce all’ingestione di uno specifico alimento che viene considerato nocivo, formando specifici anticorpi chiamati immunoglobuline IgE (allergia mediata da IgE di tipo I).

La reazione fra l’alimento e l’anticorpo provoca il rilascio di molecole come l’istamina, la sostanza che è la causa principale dei sintomi caratteristici di tutte le reazioni allergiche.

La reazione allergica è immediata e spesso violenta, i sintomi si manifestano dopo pochi secondi o minuti: orticaria, dermatite atopica, nausea, prurito, gonfiore alle labbra e alle mucose, rinite, difficoltà respiratorie, fino a reazioni sistemiche gravi che conducono allo shock anafilattico.

Per scatenare la reazione allergica sono sufficienti piccole quantità dell’alimento contenente l’allergene, cioè la sostanza scatenante. Il rimedio consiste nell’eliminazione dell’alimento dalla dieta.

In caso di allergie di tipo I, i test per le intolleranze non sono in grado di fornire alcuna informazione. É pertanto necessario rivolgersi allo specialista in allergologia, che valuterà le prove più idonee per la diagnosi di allergia (prick test, patch test, RAST test).

Le intolleranze alimentari: ma quante sono?

Le intolleranze alimentari sono reazioni avverse al cibo che provocano alcuni sintomi simili all’allergia, ma che sono generate da meccanismi differenti. Si dividono in due grandi gruppi: intolleranze non IgG-mediate e IgG-mediate.

 

Le intolleranze alimentari non IgG-mediate: lattosio, glutine e tante altre

Le intolleranze alimentari non IgG-mediate possono essere:

1 –  intolleranze enzimatiche: sono determinate dall’incapacità dell’organismo di metabolizzare alcune sostanze. Questo difetto degli enzimi deputati al metabolismo di determinate sostanze generalmente è congenito, ma talvolta può essere acquisito nel tempo.

Fanno parte di questo gruppo:

  • intolleranza al lattosio
  • intolleranza al glutine (celiachia)
  • intolleranza alla fenilalanina (fenilchetonuria)
  • favismo

2 – intolleranze farmacologiche: sono determinate da iperreattività nei confronti di specifiche molecole contenute in determinati cibi (es. istamina, tiramina, capsicina, caffeina…) o farmaci. Sono dette anche pseudo-allergie perché l’ingestione dell’alimento provoca sintomi identici a quelli di una reazione allergica (asma, orticaria), ma che non sono provocati da una reazione allergica; sono dovuti cioè a meccanismi del sistema immunitario che non comportano la liberazione di anticorpi.

3 – intolleranze da additivi: dipendono dalla presenza di additivi alimentari usati per migliorare la qualità del cibo, la sua appetibilità o la conservazione (coloranti, esaltatori di sapidità, conservanti, addensanti, dolcificanti, aromi naturali ed artificiali).

 

 

Le intolleranze alimentari mediate da IgG: cosa sono e cosa provocano?

L’intolleranza alimentare mediata da IgG (detta anche allergia alimentare di tipo III) è una reazione lenta, subdola e progressiva dell’organismo, che non tollera l’ingestione massiccia di alcuni cibi.

La risposta immunitaria deriva dall’aumento della permeabilità dell’intestino tenue, che permette ai componenti alimentari presenti nel cibo di penetrare attraverso la parete intestinale nelle vie sanguigne. Il sistema immunitario reagisce quindi alla qualità e alla quantità di alimento che viene ingerita e che passa nel sangue producendo specifici anticorpi IgG, diretti contro i componenti presenti nel cibo.

Questa reazione scatena processi infiammatori, che possono diventare cronici e dà origine a una sintomatologia molto ampia. I sintomi non sono immediati, si manifestano in ritardo, anche fino a tre giorni dopo l’assunzione dell’alimento che scatena l’allergia: ecco perché è difficile individuare quale alimento causa i disturbi ed è consigliato il test.

Ma quali sono i sintomi?

La sintomatologia è piuttosto variabile, generalmente si tratta di disturbi gastro-intestinali: gonfiore gastrico e/o intestinale, difficoltà di digestione, dolori addominali, stipsi o diarrea, vomito. A questi sintomi possono associarsi dermatite, sonnolenza, cefalea e/o emicrania, facile faticabilità, malessere generale, disturbi del peso. In alcuni casi la sintomatologia può diventare cronica.

Le intolleranze alimentari e la manifestazione sintomatologica conseguente sono sempre dose-correlate, questo significa che in genere, le persone che soffrono di intolleranza sono in grado di consumare piccole quantità degli alimenti per loro nocivi senza evidenziare particolari disagi.

A chi è consigliato il test?

Il test è consigliato a tutti coloro che soffrono di uno o più sintomi tra quelli che abbiamo elencato nel paragrafo precedente ed è indicato sia per gli adulti, sia per i bambini.

Per i bambini, in particolare per i più piccoli, precisiamo che la sintomatologia potrebbe comprendere anche altre manifestazioni; sarà pertanto cura del pediatra o dell’allergologo consigliare i test anche in presenza di sintomi diversi.

 

Come funziona il test e come si esegue?

IMUPRO®è un test immunoenzimatico che identifica le allergie alimentari mediate da IgG e i legami con l’infiammazione cronica.

È un esame oggettivo, che misura la produzione di anticorpi IgG quando un soggetto viene a contatto con una sostanza a cui è intollerante. Un’elevata concentrazione di questi anticorpi potrebbe indicare che è presente un’infiammazione cronica causata da un’allergia alimentare di tipo III ritardata verso quel particolare alimento.

Il referto suggerisce quindi quali sono gli alimenti adatti e quali quelli da evitare per raggiungere un miglior benessere: con il medico specialista potrà quindi essere impostata e gestita la dieta più idonea, che solitamente è una dieta a rotazione e si può articolare in fasi diverse: eliminazione, provocazione, stabilizzazione.

L’esame è adatto agli adulti e ai bambinie si esegue tramite un prelievo di sangue. Non presenta controindicazioni, né rischi.

Con un campione di sangue possono essere analizzati da 44 sino a 270 alimenti differenti: il test è quindi modulabile per rispondere al meglio alle esigenze del paziente. Si può scegliere il numero di antigeni alimentari testati secondo questi pannelli: 44 alimenti – 90 alimenti – 180 alimenti – 270 alimenti. Il prezzo del test varia in base al numero di alimenti testati.

IMUPRO®è un test certificato che sfrutta la metodica ELISA, una procedura affidabile, standardizzata in tutti i suoi aspetti e altamente ripetibile.

 

Ho l’esito del test: e ora cosa faccio?

Il nostro consiglio è di rivolgersi sempre a un medico specialista per la valutazione della diagnosi, l’interpretazione dei risultati in un quadro clinico completo e per impostare, gestire e monitorare una dieta appropriata che non comporti rischi nutrizionali, ma che assicuri un adeguato apporto calorico e di macro e micro-nutrienti.

Questo è essenziale per i bambini, per verificare periodicamente che il loro accrescimento sia regolare.

I risultati del test possono inoltre rivelare la presenza di altri disturbi e disordini (ad esempio, alterazioni o indebolimento della flora intestinale, sospetta celiachia o intolleranza al lattosio). In tal caso il medico specialista sarà in grado di consigliare ulteriori accertamenti ed esami diagnostici (Analisi del microbiota intestinale, Breath Test Lattosio, Esame Genetico Lattosio, Esame Genetico Celiachia, DAO test…).

 

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Informazioni e contatti

PER SAPERNE DI PIU’ E PRENOTARE IL TEST PER LE INTOLLERANZE ALIMENTARI:
Presso CRONOmed visita un’équipe di specialisti in grado di affrontare e risolvere i disturbi legati ad allergie e intolleranze alimentari:
  • ALLERGOLOGIA                  dott. Giovanni Bernascone
  • GASTROENTEROLOGIA     dott.Giovanni Comi
  • MEDICINA INTERNA            dott. Claudio Alessi
  • PEDIATRIA                           dott. Corrado Rizzo
 e sono disponibili altri test per le intolleranze alimentari:
  • BREATH Test Lattosio – Intolleranza al lattosio
  • DAO Test – Intolleranza a istamina, specifico per cefalea
  • Test FLORA® – Analisi del microbiota intestinale
  • Esame genetico Celiachia
  • Esame genetico Lattosio
  • Ricerca Helicobacter Pylori
Dottor Sarro Giuliano